Anche questa volta devo ringraziare lo Chef Michele per aver reso pubblica questa splendida ricetta.
Carnaroli ciliegie e raspadura.
Un piatto semplice ma di grande effetto e di una squisitezza unica.
La raspadura, per chi non lo sapesse è un modo di servire il formaggio grana presentandolo come sottilissime sfoglie raschiate con un particolare coltello da una forma di grana padano giovane, stagionato dai quattro ai sei mesi.
La raspadura e tipica della gastronomia lodigiana, servita come antipasto, accompagnata da salumi, noci o funghi, ma può essere utilizzata per guarnire primi piatti come risotto o polenta.
Ingredienti per 2 persone
160 g riso carnaroli
500 ml brodo vegetale
60 g raspadura
mezzo scalogno
12 ciliegie
2 cucchiai di vino rosso
burro e olio d'oliva q.b.
Esecuzione
Preparare un brodo vegetale con carota sedano e cipolla, mezza mela ambrosia, due foglie d'alloro, una noce di burro e mezzo cucchiaino di sale grosso e portare a bollore.
Snocciolare le ciliegie lasciandone due da parte per la guarnizione finale, tagliarle a pezzettini, tritare lo scalogno e lasciare da parte.
In una casseruola mettere un poco di olio d'oliva, scaldarlo e aggiungere il riso facendolo tostare per bene e sfumare con il brodo vegetale, lasciare cuocere a fiamma bassa.
In un padellino antiaderente aggiungere due cucchiai di olio d'oliva, scaldarlo e aggiungere lo scalogno con metà delle ciliegie; fare saltare un minuto, sfumare con il vino rosso e metterle poi in un mixer con due cucchiai di brodo creando una salsa molto morbida e omogenea che andrà aggiunta al risotto come ultima bagnata al posto del brodo.
A un minuto dalla fine cottura del risotto aggiungere la metà delle ciliegie non frullate, levare dal fuoco, aggiungere la raspadura e il burro.
Mantecare e mescolare per dare cremosità.
Carnaroli ciliegie e raspadura.
Un piatto semplice ma di grande effetto e di una squisitezza unica.
La raspadura, per chi non lo sapesse è un modo di servire il formaggio grana presentandolo come sottilissime sfoglie raschiate con un particolare coltello da una forma di grana padano giovane, stagionato dai quattro ai sei mesi.
La raspadura e tipica della gastronomia lodigiana, servita come antipasto, accompagnata da salumi, noci o funghi, ma può essere utilizzata per guarnire primi piatti come risotto o polenta.
Ingredienti per 2 persone
160 g riso carnaroli
500 ml brodo vegetale
60 g raspadura
mezzo scalogno
12 ciliegie
2 cucchiai di vino rosso
burro e olio d'oliva q.b.
Esecuzione
Preparare un brodo vegetale con carota sedano e cipolla, mezza mela ambrosia, due foglie d'alloro, una noce di burro e mezzo cucchiaino di sale grosso e portare a bollore.
Snocciolare le ciliegie lasciandone due da parte per la guarnizione finale, tagliarle a pezzettini, tritare lo scalogno e lasciare da parte.
In una casseruola mettere un poco di olio d'oliva, scaldarlo e aggiungere il riso facendolo tostare per bene e sfumare con il brodo vegetale, lasciare cuocere a fiamma bassa.
In un padellino antiaderente aggiungere due cucchiai di olio d'oliva, scaldarlo e aggiungere lo scalogno con metà delle ciliegie; fare saltare un minuto, sfumare con il vino rosso e metterle poi in un mixer con due cucchiai di brodo creando una salsa molto morbida e omogenea che andrà aggiunta al risotto come ultima bagnata al posto del brodo.
A un minuto dalla fine cottura del risotto aggiungere la metà delle ciliegie non frullate, levare dal fuoco, aggiungere la raspadura e il burro.
Mantecare e mescolare per dare cremosità.
Impiattare e servire ben caldo.
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Ricetta inserita nell'osserva cuoco nel gruppo Cucina & Dolceria
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